Studentessa schiaffeggia prof: "Non voleva finire la lezione"
PAVIA / CHOC A SCUOLA
Studentessa schiaffeggia prof:"Non voleva finire la lezione"
La ragazzina, di 15 anni, prima ha colpito e strattonato l'insegnante, poi ha stracciato i registri. severa la punizione inflitta dalla scuola: una sospensione di due settimane
Mortara (Pavia), 16 novembre 2007 - Ha schiaffeggiato e strattonato un insegnante ‘colpevole’ di voler continuare la lezione, nonostante le altre due sedi staccate dello stesso istituto, il Pollini di Mortara — 900 studenti per gli indirizzi agrario, alberghiero e sociale — fossero già state ‘liberate’, come tradizione, dagli universitari. La studentessa protagonista dell’episodio, avvenuto sabato ma trapelato solo ieri, una quindicenne ‘difficile’, è stata sospesa per quindici giorni per decisione
del consiglio di classe guidato dal preside Alberto Henin.
«Il nostro è un istituto d’eccellenza — sottolinea il dirigente scolastico — ma talvolta, come in questo caso, deve fare i conti con episodi di intemperanza che abbiamo stabilito di affrontare e reprimere con grande decisione. Di contro siamo e restiamo prima di tutto educatori e per questa ragione nel periodo nel quale la studentessa resterà lontana da scuola, riceverà il materiale delle lezioni e dei compiti, per restare alla pari dei compagni».
Non di meno il grave episodio pone l’accento sui rapporti profondamente cambiati tra docenti e alunni negli ultimi anni. Tutto è accaduto a metà della mattinata di sabato quando, come ogni inizio novembre, in corrispondenza dell’avvio dell’anno accademico, gli studenti universitari lomellini ‘liberano’ gli istituti superiori della zona. E’ accaduto anche al Pollini di Mortara, con una sede principale e due staccate. Tutto è filato liscio per due sedi. Gli universitari però si sono dimenticati dell’alberghiero di piazza Carlo Alberto. Lì le lezioni sono continuate, nonostante gli studenti già fuori dalle aule avessero comunicato ai compagni, via sms, che era il momento di uscire.
Così è iniziata una sorta di auto-liberazione. Fatto di per sè, per quanto non ordinario, senza conseguenze, se qualcuno non avesse esagerato, staccando l’energia elettrica alle cucine, che erano in piena attività per la preparazione di un importante servizio di catering presso la Borsa Merci di Mortara. I colpevoli del gesto sono rimasti sconosciuti.
Intanto la studentessa quindicenne, dal carattere difficile, è entrata in una seconda classe nella quale, nonostante quanto stava accadendo all’esterno, un insegnante aveva deciso di concludere la sua lezione. La ragazzina si è avvicinata al docente e lo ha pesantemente insultato. Il prof a quel punto si è precipitato in segreteria per comunicare quanto accaduto. Per nulla preoccupata la studentessa è rientrata in aula, ha preso il registro di classe e quello personale dell’insegnante e li ha stracciati. Infine, incrociando il professore di ritorno, lo colpito con alcune sberle e gli ha strappato il maglione. Un episodio gravissimo, che il consiglio di classe ha punito in maniera esemplare: la ragazzina restarà a casa da scuola per 15 giorni.
di Umberto Zanichelli
http://qn.quotidiano.net/
Studentessa schiaffeggia prof:"Non voleva finire la lezione"
La ragazzina, di 15 anni, prima ha colpito e strattonato l'insegnante, poi ha stracciato i registri. severa la punizione inflitta dalla scuola: una sospensione di due settimane
Mortara (Pavia), 16 novembre 2007 - Ha schiaffeggiato e strattonato un insegnante ‘colpevole’ di voler continuare la lezione, nonostante le altre due sedi staccate dello stesso istituto, il Pollini di Mortara — 900 studenti per gli indirizzi agrario, alberghiero e sociale — fossero già state ‘liberate’, come tradizione, dagli universitari. La studentessa protagonista dell’episodio, avvenuto sabato ma trapelato solo ieri, una quindicenne ‘difficile’, è stata sospesa per quindici giorni per decisione
del consiglio di classe guidato dal preside Alberto Henin.
«Il nostro è un istituto d’eccellenza — sottolinea il dirigente scolastico — ma talvolta, come in questo caso, deve fare i conti con episodi di intemperanza che abbiamo stabilito di affrontare e reprimere con grande decisione. Di contro siamo e restiamo prima di tutto educatori e per questa ragione nel periodo nel quale la studentessa resterà lontana da scuola, riceverà il materiale delle lezioni e dei compiti, per restare alla pari dei compagni».
Non di meno il grave episodio pone l’accento sui rapporti profondamente cambiati tra docenti e alunni negli ultimi anni. Tutto è accaduto a metà della mattinata di sabato quando, come ogni inizio novembre, in corrispondenza dell’avvio dell’anno accademico, gli studenti universitari lomellini ‘liberano’ gli istituti superiori della zona. E’ accaduto anche al Pollini di Mortara, con una sede principale e due staccate. Tutto è filato liscio per due sedi. Gli universitari però si sono dimenticati dell’alberghiero di piazza Carlo Alberto. Lì le lezioni sono continuate, nonostante gli studenti già fuori dalle aule avessero comunicato ai compagni, via sms, che era il momento di uscire.
Così è iniziata una sorta di auto-liberazione. Fatto di per sè, per quanto non ordinario, senza conseguenze, se qualcuno non avesse esagerato, staccando l’energia elettrica alle cucine, che erano in piena attività per la preparazione di un importante servizio di catering presso la Borsa Merci di Mortara. I colpevoli del gesto sono rimasti sconosciuti.
Intanto la studentessa quindicenne, dal carattere difficile, è entrata in una seconda classe nella quale, nonostante quanto stava accadendo all’esterno, un insegnante aveva deciso di concludere la sua lezione. La ragazzina si è avvicinata al docente e lo ha pesantemente insultato. Il prof a quel punto si è precipitato in segreteria per comunicare quanto accaduto. Per nulla preoccupata la studentessa è rientrata in aula, ha preso il registro di classe e quello personale dell’insegnante e li ha stracciati. Infine, incrociando il professore di ritorno, lo colpito con alcune sberle e gli ha strappato il maglione. Un episodio gravissimo, che il consiglio di classe ha punito in maniera esemplare: la ragazzina restarà a casa da scuola per 15 giorni.
di Umberto Zanichelli
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