Londra, 30% delle accuse agli insegnanti è falsa
L'allarme è stato lanciato da un sindacato inglese (Association of Teachers and Lecturers-ATL). Secondo questa ricerca la metà dei procedimenti contro i docenti si blocca subito perché palesemente senza fondamento.
Quasi il 30% degli insegnanti indagati per irregolarità a seguito di denunce da parte di studenti è risultato innocente. L'ATL ha sottolineato che «le false accuse distruggono le carriere e danneggiano le vite» degli insegnanti ingiustamente messi alla berlina.
La ricerca è stata effettuata su 1155 insegnanti e membri del personale amministrativo delle scuole inglesi, e ha rilevato che in circa la metà dei casi l'indagine per presunti comportamenti scorretti è stata archiviata subito, essendone emersa l'assoluta inconsistenza. Nel 16% dei casi, verificatisi sia in scuole pubbliche che private, è stata invece allertata la polizia, che non ha poi proceduto oltre con le indagini in 55 casi sui 67 presi in esame dal sindacato. Il segretario generale dell'Atl, Mary Bousted, ha spiegato che «gli insegnanti si vedono compromettere la carriera da accuse false e la loro vita privata ne risente a causa dello stress che la situazione comporta». «Stiamo perdendo molti validi docenti, presidi e bidelli», ha aggiunto, «e questo si ripercuote sulla qualità dell'istruzione che offriamo ai ragazzi». «Siamo d'accordo che la tutela degli studenti è assolutamente prioritaria», ha continuato la Bousted, «ma questa non deve realizzarsi a scapito della giustizia, cui anche gli insegnanti hanno diritto». L'indagine, che mostra come il 28% degli insegnanti in servizio in Gran Bretagna sia incappato nel corso della carriera in un'accusa rivelatasi poi senza fondamento, mostra come l'ammontare delle denunce presentate ogni settimana sia «enorme», tanto da portare all'abbandono della professione da parte di un numero crescente di insegnanti.
Quasi il 30% degli insegnanti indagati per irregolarità a seguito di denunce da parte di studenti è risultato innocente. L'ATL ha sottolineato che «le false accuse distruggono le carriere e danneggiano le vite» degli insegnanti ingiustamente messi alla berlina.
La ricerca è stata effettuata su 1155 insegnanti e membri del personale amministrativo delle scuole inglesi, e ha rilevato che in circa la metà dei casi l'indagine per presunti comportamenti scorretti è stata archiviata subito, essendone emersa l'assoluta inconsistenza. Nel 16% dei casi, verificatisi sia in scuole pubbliche che private, è stata invece allertata la polizia, che non ha poi proceduto oltre con le indagini in 55 casi sui 67 presi in esame dal sindacato. Il segretario generale dell'Atl, Mary Bousted, ha spiegato che «gli insegnanti si vedono compromettere la carriera da accuse false e la loro vita privata ne risente a causa dello stress che la situazione comporta». «Stiamo perdendo molti validi docenti, presidi e bidelli», ha aggiunto, «e questo si ripercuote sulla qualità dell'istruzione che offriamo ai ragazzi». «Siamo d'accordo che la tutela degli studenti è assolutamente prioritaria», ha continuato la Bousted, «ma questa non deve realizzarsi a scapito della giustizia, cui anche gli insegnanti hanno diritto». L'indagine, che mostra come il 28% degli insegnanti in servizio in Gran Bretagna sia incappato nel corso della carriera in un'accusa rivelatasi poi senza fondamento, mostra come l'ammontare delle denunce presentate ogni settimana sia «enorme», tanto da portare all'abbandono della professione da parte di un numero crescente di insegnanti.
26 ottobre 2009
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