Tema in classe: difficile integrarsi
Esempio di svolgimento
"Scegli un argomento di attualità che conosci personalmente e presentalo esprimendo le tue riflessioni."
Gentile Professoressa Bianchi,
oggi vorrei affrontare un argomento di attualità che conosco purtroppo molto da vicino: la difficoltà, per le persone straniere come me, di integrarsi pienamente nel tessuto sociale e nel mondo del lavoro in Italia. Questa non è solo una notizia che leggo sui giornali o che vedo in televisione; è una realtà che tocco con mano quotidianamente nella mia vita qui a Ventimiglia.
Quando sono arrivato qui, quasi due anni fa, ero pieno di speranza e di voglia di imparare. Volevo integrarmi, fare amicizia, studiare e un giorno trovare un lavoro che mi permettesse di costruirmi un futuro in questo Paese che mi ha accolto. Ho iniziato subito a frequentare la scuola di italiano e poi mi sono iscritto alla scuola media. Ho fatto del mio meglio per imparare la lingua, per capire le usanze, per rispettare le regole.
Per quanto riguarda la scuola, devo dire che mi sono trovato bene. I miei compagni e gli insegnanti sono stati per lo più accoglienti e mi hanno aiutato molto nel mio percorso di apprendimento. Però, al di fuori della scuola, le cose non sono sempre state così semplici.
Ho notato, ad esempio, una certa diffidenza da parte di alcune persone. A volte sento sguardi insistenti o commenti sottovoce quando parlo con i miei amici italiani. Non sempre mi sento trattato allo stesso modo degli altri. Capisco che la paura verso ciò che è diverso possa esistere, ma a volte questa paura si traduce in pregiudizi che rendono l'integrazione più difficile.
Anche la ricerca di un piccolo lavoro per aiutarmi economicamente si è rivelata più complicata del previsto. Ho cercato in diversi bar e negozi, ma spesso mi sono sentito rispondere che non c'era bisogno, a volte senza nemmeno guardare il mio curriculum. Mi è capitato di sentire che preferivano assumere persone italiane. So che la situazione economica non è facile per nessuno, ma a volte mi sembra che per noi stranieri sia ancora più difficile trovare un'opportunità.
Ho amici che hanno vissuto esperienze simili. Ragazzi che sono qui da più tempo di me, che parlano bene l'italiano e che hanno anche qualifiche, ma che faticano a trovare un lavoro dignitoso. Spesso si ritrovano a fare lavori umili e malpagati, anche se avrebbero le capacità per fare altro.
Credo che uno dei problemi principali sia la mancanza di conoscenza reciproca. Molti italiani non conoscono le nostre storie, i nostri sacrifici, le nostre competenze. Vedono solo "lo straniero", senza capire che dietro a questa parola ci sono persone con sogni, speranze e talenti, proprio come loro.
Dall'altra parte, anche noi stranieri dobbiamo fare la nostra parte per integrarci: imparare la lingua, rispettare le leggi e le tradizioni, aprirci al dialogo. L'integrazione è un processo che richiede impegno da entrambe le parti.
Io credo che l'Italia sia un Paese con una grande storia di accoglienza. Ho incontrato tante persone gentili e disponibili che mi hanno fatto sentire il benvenuto. Però, penso anche che ci sia ancora molta strada da fare per superare i pregiudizi e per garantire pari opportunità a tutti, indipendentemente dalla loro origine.
Spero che in futuro le cose possano migliorare. Sarebbe bello vivere in una società in cui la diversità è vista come una ricchezza e in cui tutti abbiano la possibilità di realizzarsi pienamente. Io continuerò a studiare, a imparare e a dare il mio contributo a questa comunità. Spero che anche gli altri mi diano la possibilità di farlo.
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti,
Jamal Khan.
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