Storia di Roma, una sintesi dei punti più importanti
Un riassunto dei punti più importanti sulla storia di Roma
Roma ebbe origine come un piccolo villaggio in una posizione estremamente conveniente presso il fiume Tevere, un crocevia commerciale tra gli Etruschi a nord e le colonie greche a sud. Questa zona offriva anche difese naturali grazie alle colline. Secondo la leggenda, fu fondata da Romolo nel 753 a.C., che ne divenne il primo re e iniziò a espandere il territorio e la popolazione offrendo diritto d'asilo e cittadinanza. La Monarchia, con 7 re in 243 anni, introdusse elementi utili come il calendario e le fogne. Gli ultimi re, di origine etrusca, portarono fioritura e espansione, ma la tirannia dell'ultimo re, Tarquinio il Superbo, causò una ribellione nel 509 a.C. e la fine della monarchia.
I Romani stabilirono la Repubblica per impedire la concentrazione di potere in un solo uomo. Il potere esecutivo fu affidato a due Consoli eletti annualmente, controllati dal Senato. Ci furono lunghe lotte tra i Patrizi (nobili) e i Plebei (il popolo), che portarono i plebei a ottenere importanti diritti, inclusi l'introduzione del Tribuno della Plebe con diritto di veto e la pubblicazione delle prime leggi scritte. Nel 287 a.C., i plebei raggiunsero la parità dei diritti.
Durante la Repubblica, Roma divenne la potenza egemone in Italia. Dopo essere stata saccheggiata dai Galli, attuò una riforma militare cruciale, dividendo la legione in manipoli per renderla più mobile ed efficace. L'espansione portò allo scontro con Cartagine nelle tre Guerre Puniche, durate oltre un secolo. Nonostante il pesantissimo costo umano ed economico, specialmente nella Seconda Guerra Punica contro Annibale, Roma vinse, distruggendo Cartagine nel 146 a.C. e ottenendo il controllo del Mediterraneo occidentale, della Grecia e della Macedonia.
L'enorme espansione e le ricchezze portarono crisi interne, guerre civili e disuguaglianze sociali, con i piccoli agricoltori rovinati e le istituzioni repubblicane inadeguate. La riforma militare di Mario permise ai nullatenenti di arruolarsi, creando eserciti fedeli ai comandanti, aprendo la strada a capi militari ambiziosi. Questo contesto vide l'ascesa di Giulio Cesare. Dopo aver conquistato la Gallia, attraversò il Rubicone, scatenando una guerra civile. Divenne Dittatore a vita nel 45 a.C., ma fu assassinato dai senatori nel 44 a.C..
La lotta per il potere dopo Cesare vide la vittoria di Ottaviano (suo pronipote) nella battaglia di Azio nel 31 a.C., segnando l'inizio del Principato. Ottaviano divenne il primo Imperatore effettivo, assumendo il titolo di Augusto, e inaugurò la Pax Romana, un lungo periodo di pace e prosperità. L'impero si consolidò sotto diverse dinastie, raggiungendo la sua massima estensione e splendore con gli Imperatori Adottivi (96-180 d.C.), tra cui Traiano e Adriano.
Dopo Marco Aurelio, l'impero entrò in una fase di crisi progressiva. Problemi economici, epidemie e crescenti invasioni barbariche misero a dura prova la stabilità. Nonostante riforme come la concessione della cittadinanza a quasi tutti gli abitanti liberi dell'impero o la Tetrarchia di Diocleziano, e la fondazione di una nuova capitale, Costantinopoli, da parte di Costantino, le invasioni barbariche si intensificarono. L'impero fu diviso e la parte occidentale cadde nel 476 d.C., ponendo fine a più di dodici secoli di storia romana in Occidente.
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